Resoconto Workshop Energia

“Armonizzare le esigenze dello sviluppo e della competitività con quelle del territorio, nel rispetto dell’ambiente e nella tutela della salute, ma senza più ritardi. Il futuro dipenderà, quasi esclusivamente, dal tipo e dalla qualità delle scelte che si faranno  su questo versante, a cominciare da quelle  in tema di energia”.

Questo concetto- espresso in apertura dei lavori dal vicepresidente ASI, Enzo Natale e ribadito nel suo intervento dal Presidente della Camera di Commercio di Caserta, Gustavo Ascione – è stato il filo conduttore dei lavori del Workshop svoltosi in mattinata nella sede del Consorzio ASI.

Il Tema: “Energia, Sviluppo e Territorio in Provincia di Caserta”.

L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra ASI e Camera di Commercio, ha visto la partecipazione  di una folta platea di imprenditori, di Sindaci, dell’Unione Industriali, con Carlo Cicala e Antonio Farina, dei Sindacati Confederali, rappresentati da Vittorio Guida e Carmine Crisci, dell’Energy Manager della Regione Campania, e dei rappresentanti di Calenia, Edison, Merloni- Foster Wheeler, e SET, tutte società titolari di progetti per la produzione di energia in provincia di Caserta.

Nell’intervento di apertura, la centralità della questione energetica è stata posta con l’abituale incisività dal presidente dell’ASI:

“Due sono i fattori fondamentali destinati ad incidere in maniera determinante sulle possibilità di sviluppo del nostro apparato produttivo – ha ricordato Cipullo- le infrastrutture e l’energia. La spesa pubblica regionale e il redigendo PRG dell’ASI possono dare risposte significative sul piano infrastrutturale. Resta la questione dell’energia che ci deve vedere impegnati tutti insieme nello sforzo di ridurre un gap che oggi ci vede fortemente penalizzati rispetto a territori che sono nostri diretti competitori. Gli investimenti di Enel e Ansaldo sul nucleare, in paesi dell’Est europeo, deve farci riflettere.”

Un problema, quello dell’energia in Campania, costretta ad importare oltre l’82% del suo fabbisogno, che Gustavo Ascione ha tratteggiato con lapidaria efficacia:

“Oggi in Campania – ha evidenziato il Presidente della Camera di Commercio casertana – abbiamo un fornitura energetica di qualità modesta, di quantità modestissima, ma di costo elevato. Non è ipotizzabile che questo territorio possa affrontare la sfida della competizione territoriale con questo grave handicap. La crisi che stanno attraversando alcune delle più significative  aziende insediate sul nostro territorio sta a testimoniare quello che accade quando c’è una caduta di competitività. Se vogliamo risalire la china e puntare ad una nuova fase di sviluppo, dobbiamo risolvere i problemi che ci rendono poco competitivi a partire da quello energetico.”

Un appello che per una volta mette tutti d’accordo, imprese e sindacati. Sia da Guida che da Cicala è venuta la richiesta di velocizzare i tempi nell’attuazione dei progetti già autorizzati per le nuove centrali. Due facce della stessa medaglia. Da una parte, costi sempre più elevati e il timore di perdere la sfida sui mercati; dall’altra, le ricadute in termini occupazionali, in una provincia già segnata da alti tassi di disoccupazione.

“Dal 1999 ad oggi la frequenza d’interruzioni d’energia, che provocano guasti enormi nei processi produttivi, si è dimezzata, ma è ancora lontana anni luce dai parametri garantiti nelle aree più dotate del Paese. E’ un gap intollerabile per chi fa impresa sul nostro territorio.”

Una risposta potrà venire in futuro dalle nuove centrali: Calenia a Sparanise con una centrale a ciclo combinato da 800 MW; SET a Teverola per altri 800 MW, che si aggiungerebbe a quella già in esercizio di 150 MW della Merloni; EDISON ad Orta di Atella ancora di 800 MW elettrici.

Di queste, quella di Teverola è già in corso di realizzazione, mentre a breve dovrebbero partire i lavori per la Centrale di Sparanise.

 

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