Il Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale della provincia di Caserta aderisce al “Global Compact Campania”, l’organizzazione che – sotto la diretta direzione dell’agenzia Mondiale per il Lavoro, (ILO) ha il compito di diffondere in Regione Campania il progetto mondiale delle Nazioni Unite sulla responsabilità sociale d’impresa e lo sviluppo sostenibile.
In piena coerenza con la mission del Consorzio Asi, che è quella di promuovere le migliori condizioni per la creazione e lo sviluppo di attività imprenditoriali nei settori dell’industria e dei servizi alle imprese nel comprensorio casertano, l’adesione al Global Compact Campania è il primo passo di un cammino comune che vedrà il Consorzio Asi al fianco del progetto Global Compact al fine di sensibilizzare ed informare le circa 300 aziende presenti nell’Aera di sviluppo, i 68 Comuni della provincia di Caserta, l’Amministrazione Provinciale, la Camera di Commercio, il Consorzio di Bonifica del Sannio-Alifano, il Consorzio Aurunco di Bonifica, l’Istituto Autonomo Case Popolari ed il Banco di Napoli (che pure vi aderiscono), al fine di sviluppare un’azione comune e condivisa in favore della diffusione della responsabilità sociale d’impresa e dello sviluppo sostenibile.
In particolare, l’azione sarà incentrata sul delicato momento che vive il sistema economico regionale nel bel mezzo non solo di una pressante competizione internazionale, ma ora anche territoriale, dovuta alla presenza sempre più massiccia di produttori cinesi (ma non solo) attivi in regione.
Una situazione difficile che ha messo le aziende campane di fronte all’impellente necessità di riorganizzarsi, internazionalizzandosi, innovando e inventando una strategia comune per fronteggiare le minacce con l’intento di tradurle in opportunità,
E’ un cammino lungo e difficile ed attualmente in corso che però, la fase di congiuntura economica sfavorevole, ha reso ancora più delicato. Il risultato è che dagli operatori non mancano le risposte negative e dannose: si è registrato, infatti, da una parte una tendenza al ritorno al sommerso e all’illegalità nella gestione della forza lavoro, e dall’altra un’accelerazione decisa verso forme di decentramento produttivo (off shoring) secondo un’ottica di ossessiva ricerca dell’abbattimento dei costi che finisce per impoverire ulteriormente il tessuto socio economico campano già frammentato, svilendo in radice quella dimensione sociale della globalizzazione che – resa possibile da un processo di internazionalizzazione ragionato e consapevole – può assicurare una sviluppo autentico del territorio.
Diventa, dunque, in tale scenario, assolutamente fondamentale la partecipazione e la fattiva collaborazione allo stesso tavolo delle aziende attive sul territorio, delle istituzioni locali e delle parti sociali le quali, lavorando con il supporto di know how ed esperienze che le Nazioni Unite con il progetto mondiale “Global Compact” rendono disponibile, possono con maggiore forza svolgere il ruolo che loro compete di volano di internazionalizzazione e sviluppo durevole del territorio.
Uno sviluppo nel segno dell’internazionalizzazione, si ribadisce, che al di là delle difficoltà congiunturali del momento e della pressione che la concorrenza dei paesi emergenti produce sul nostro sistema, deve segnalarsi come ragionato e consapevole e che, dunque, va governato sempre e comunque in virtù della dimensione sociale che tale fenomeno man mano sviluppa e/o richiede. Uno sviluppo autentico del territorio richiede aziende, istituzioni e parti sociali che lavorano insieme unite da un patto globale per lo sviluppo (global compact appunto), espressione del comune destino che le accomuna.