La mobilità e i problemi connessi alla viabilità, all’interno delle aree industriali e nei collegamenti con i centri della conurbazione, saranno questioni centrali per i prossimi anni.
Tanto le aziende che gli enti locali e quelli preposti allo sviluppo dovranno dare risposte più efficaci per risolvere una situazione che già oggi appare piuttosto difficile.
Tra le aree che maggiormente risentono di questa problematica vi è senza dubbio quella industriale di Marcianise e San Marco, dove le aziende vivono una condizione di notevole disagio, soprattutto nell’area posta all’imbocco dell’agglomerato.
La questione, su iniziativa delle stesse aziende e del Consorzio ASI, è stata affrontata nel corso di un’apposita riunione tenutasi in Prefettura.
Ai lavori, coordinati dal viceprefetto Paolino Maddaloni, erano presenti: il Dirigente della PolStrada, Michele Pascarella, il geometra Giuseppe Noce per la Provincia, Giuseppe Stingo per la Società Autostrade. Per il Consorzio c’erano la Direttrice Teresa Maria Coletta, Luigi Chiatto, per l’Ufficio tecnico, ed il direttore lavori per le interconnessioni Italo Verzillo.
Quello che affligge queste aree industriali è un problema annoso che l’ASI, va detto, ha avviato a soluzione definitiva con l’inizio dei lavori per la realizzazione della rotatoria allungata all’altezza del Tarì e con gli altri interventi previsti dal progetto per l’interconnessione. I lavori procedono, peraltro, con notevole rapidità.
Intanto, per cercare di dare una risposta all’emergenza, lo stesso Consorzio, nel corso della riunione, ha annunciato che chiederà alle ditte incaricate di procedere ad una inversione del programma dei lavori, per realizzare, subito, alcune infrastrutture che potranno alleviare almeno in parte il problema.
In particolare, sarà costruito un secondo attraversamento del collettore. Ciò consentirà l’introduzione del senso unico di marcia sulla strada consortile e di evitare, in tal modo, le intersezioni, che sono in parte responsabili degli ingorghi.
Com’è noto, il progetto dell’ASI prevede anche la soppressione di due impianti semaforici che incidono negativamente sulla scorrevolezza del traffico e cioè quelli di San Marco Evangelista, sulla s.s. 265, ed all’altezza della 3M- Italia; anche in questo caso, grazie alla realizzazione di altre due rotatorie.
Per quanto concerne le code di traffico che, puntualmente, si formano allo svincolo del casello autostradale di Caserta sud, è stata chiamata in causa la Società autostrade che, a fronte del consistente incremento di percorrenze, sia in entrata che in uscita, è stata invitata a farsi carico, per la propria parte, di un adeguamento delle infrastrutture di servizio.
La questione sarà affrontata nuovamente in un secondo incontro già programmato per gli inizi di maggio.
Lo slittamento è stato richiesto dalla Provincia, alle prese, in questi giorni, con il trasferimento nella nuova sede.