Si è svolta in mattinata, nella sede consortile, la conferenza di presentazione del Consorzio Pac, il Polo artigianale campano, che si andrà ad insediare nell’area industriale di Marcianise, nell’area dismessa dell’ex Besana.
Il progetto è stato illustrato dal Presidente del Consorzio, Antimo Maisto, e consiste nella demolizione degli attuali corpi di fabbrica e nella realizzazione di 5 capannoni, suddivisi al loro interno in modo da formare moduli a destinazione artigianale con una superficie lorda di 250 mq.
Nel complesso, saranno realizzati 144 spazi da riservare ad altrettante aziende artigiane.
All’interno del singolo complesso sarà realizzata una strada di accesso ai singoli modul, con annesso varco pedonale.
Ogni modulo si svilupperà su due livelli: il primo destinato alla lavorazione, il secondo alle attività amministrative e di rappresentanza.
Il fiore all’occhiello del Polo artigianale sarà il centro servizi consortile con annessa sala ristorante e uffici di rappresentanza e di gestione del consorzio.
Il volume complessivo di investimenti è destinato, a pieno regime, a superare i 20 milioni di euro.
Ai lavori hanno preso parte operatori del settore, rappresentanti delle organizzazioni di categoria, il vicesindaco di Marcianise, Giuseppe Riccio, e l’Assessore Provinciale alle Attività Produttive, Francesco Capobianco.
Introducendo i lavori, il Presiente dell’Asi Corrado Cipullo, ha sottolineato il valore strategico e il carattere innovativo dell’iniziativa che mira a inserire a pieno titolo la piccola impresa artigiana nel più ampio processo di ammodernamento e riorganizzazione del comparto produttivo. Un aggancio diversamente più difficile per aziende di piccole dimensioni.
Grande soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa dal rappresentante della CNA, Ludovico Ventriglia, che, sintetizzando la posizione delle organizzazioni di categoria sull’argomento, ha assicurato che il progetto sarà seguito e accompagnato con la più grande attenzione perché si muove nella direzione giusta per il rilancio di un settore vitale per l’economia casertana.
E di accompagnamento ha parlato anche l’Assessore Capobianco nel concludere i lavori.
“La provincia- ha sottolineato il responsabile provinciale alle Attività Produttive- deve recuperare ruolo e presenza nel governo dei processi di sviluppo di Terra di Lavoro. Tre le direttrici fondamentali per il rilancio di questa azione: la formazione, il marchio e la internazionalizzazione, la visione strategica e le sinergie.
In provincia di Caserta abbiamo capacità e sapere che ci consentono di realizzare produzioni di altissima qualità, basti pensare al settore serico o a quello calzaturiero. Ma vengono mortificati da un sorta di vocazione al terzismo, nel senso che il prodotto finale poi non ha alcun collegamento con il nostro territorio e con il suo apparato produttivo.
“ Terra di lavoro- ha ribadito con forza Capobianco- ha bisogno di un suo marchio di origine, capace di promuovere le sue specificità e le sue qualità. Su questo terreno la Provincia sarà impegnata con tutte le sue energie a fianco delle altre istituzioni, delle associazioni e degli imprenditori.”.
L’occasione era quella giusta anche per introdurre un altro argomento: quello del Prg dell’Asi, su cui il Presidente Cipullo e l’assessore Capobianco si sono dati appuntamento nei prossimi giorni per avviare il confronto unitamente anche al responsabile provinciale all’Urbanistica Maria Carmela Caiola.