L’individuazione di un efficace sistema di vigilanza del territorio al fine di prevenire abusi e comportamenti dannosi per l’ambiente è questione centrale ed ormai indifferibile anche per le aree industriali.
Da sempre, il Consorzio Asi è alle prese con fenomeni di sversamenti abusivi nelle aree consortili. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di accumuli di materiale di risulta dell’attività edilizia o di rifiuti ingombranti come se ne vedono in tutte le aree più isolate.
Tutto questo comporta per il Consorzio un notevole aggravio economico, oltre alla necessità di dover rispondere a tutta una serie di addebiti, per responsabilità che non rientrano nell’ambito delle sue specifiche competenze.
L’ultimo caso sì è verificato nell’area di Carinaro. L’Asi sta già predisponendo il progetto di bonifica da far realizzare alle società autorizzate, che dovrebbero procedere all’intervento nel giro di qualche settimana.
Si tratta di episodi destinati fatalmente a ripetersi, in assenza di un efficace sistema di controllo.
Il Consorzio, nonostante non abbia competenze o responsabilità specifiche in materia, sta realizzando un sistema di videosorveglianza, che potrebbe costituire un primo deterrente contro il ripetersi di questi atti contro l’ambiente. Ma per sradicarli alla radice è necessario stabilire collaborazioni più ampie con gli Enti locali e con le forze di vigilanza.
L’Asi, che è vittima di questi comportamenti, da sola non sarà mai in condizione di garantire questo servizio che, peraltro, non rientra nei suoi compiti istituzionali.
Il Consorzio continuerà, comunque, a premere su tutti i soggetti istituzionali che hanno responsabilità specifiche in questo settore per giungere ad intese operative e collaborazioni capaci di dare risposte esaustive a questo delicato problema.