Su iniziativa della Regione Campania, Assessorato all’Ecologia e Tutela Ambientale, si è svolto in mattinata un sopralluogo tecnico all’impianto di trattamento dei fanghi industriali di Marcianise.
La struttura, di proprietà della stessa Regione fu realizzata con un finanziamento della ex Casmez e collaudata nel 1995. Ma non è mai entrata in funzione.
Dopo tredici anni di sostanziale abbandono, la struttura, che all’epoca è costata oltre 30 miliardi di vecchie lire, è tornata a suscitare interesse, grazie alle continue pressioni dell’Asi.
Il Consorzio, a più riprese, negli ultimi anni, ha evidenziato, gli enormi vantaggi che deriverebbero da una sua riattivazione, soprattutto in un momento così difficile per la gestione dei rifiuti nella nostra regione.
Al sopralluogo ha partecipato anche il Presidente dell’Asi, Corrado Cipullo, che non ha nascosto la sua soddisfazione :
“In Campania –ha ricordato Cipullo- a fronte di circa 5 milioni di tonnellate di rifiuti industriali prodotte ogni anno, esistono solo due impianti di trattamento, dei quali uno è quello di Marcianise, inattivo da oltre 12 anni. Il recupero di questa struttura acquista una valenza straordinaria in un momento di crisi come quello attuale e soprattutto per prevenire situazioni di rischio ambientale.”
Da questo primo esame, seppure ancora sommario, l’impianto sembrerebbe non del tutto obsoleto e potrebbe, con opportuni interventi, essere rimesso in funzione. Nelle prossime settimane, saranno effettuate tutte le necessarie verifiche tecniche per stabilire con maggiore certezza tempi, modi e costi per il suo recupero funzionale.
Caserta, 22.05.2008