Si è svolto in mattinata nella sede dell’ASI, un nuovo incontro tra Consorzio e Amministrazione provinciale in tema di coordinamento dei rispettivi strumenti di pianificazione urbanistica.
Per la Provincia, col Direttore Generale, Alberto Gioielli, c’erano il professor Almerico Realfonzo, il professor Manlio Ingrosso e l’architetta professoressa Imma Apreda.
Per l’Asi erano presenti il presidente Corrado Cipullo, il vice Enzo Natale, la direttrice Teresa Coletta gli architetti Franco Di Cecio e Annalisa Capuano, ed il geom. Luigi Chiatto per l’Ufficio Tecnico.
I lavori hanno fatto registrare ulteriori e significativi progressi nella costruzione di una visione condivisa delle direttrici di sviluppo delle Aree industriali che dovranno essere recepite all’interno dal nuovo PRG dell’ASI, in maniera coerente con quelli che saranno gli indirizzi del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia.
Cipullo e Natale hanno illustrato le risultanze del giro di consultazione con i Comuni consorziati svolto dall’ASI nelle ultime settimane, confrontandoli con i dati acquisti dalla Provincia, impegnata, a sua volta, in un’analoga attività di confronto con gli Enti Locali.
Dall’esame, è scaturita una sostanziale condivisione delle impostazioni di piano per quanto concerne le Aree industriali di valore strategico e suscettibili di ulteriore sviluppo. In particolare, quelle di Marcianise, San Marco, Aversa e Capua Nord. Aree in grado di sviluppare complessivamente oltre quattro milioni di metri quadri per nuovi insediamenti. Ovviamente, buona parte di questi all’interno del bacino di Capua Nord, sia nell’area di Sparanise che in quella di Vitulazio a ridosso del Cira. Quest’ultima con l’ambizioso obiettivo di offrirsi come nuova e moderna sede per l’industria aerospaziale italiana.
Restano immutate le impostazioni già definite per le altre Aree: sviluppo dei nuovi insediamenti secondo una logica di filiera, riqualificazione e infrastrutturazione.
Al riguardo, è stato sottolineato il ruolo fondamentale del PRUSST e dei PIT e del coinvolgimento dell’ASI ai fini del finanziamento di progetti con tali finalità.
E proprio la necessità di assoluta coerenza con i PIT, peraltro già definiti e finanziati per un importo complessivo di oltre duemila miliardi di vecchie lire, è stata sottolineata con forza dal professor Realfonso.
La questione riguarda in maniera particolare il futuro dell’alto Casertano in relazione alle problematiche poste dalla difficoltà dei collegamenti e dalle esigenze ambientali e paesaggistiche.
Su tali questioni, come ha tenuto a sottolineare il professor Ingrosso, i Comuni saranno chiamati ad esprimere con chiarezza la loro posizione. Tenendo nel debito conto, però, che le scelte non potranno in alcun modo prescindere da quelle che sono le linee già definite e dall’andamento complessivo dello sviluppo economico in Terra di Lavoro e, più in generale, in Regione Campania.