Workshop Mobiità 27.09.2005

Implementazione del trasporto pubblico, con 7 autolinee e otto corse giornaliere per ciascuna di esse, incentivazione al car-pooling – uso collettivo dell’auto- da parte di lavoratori della medesima azienda, e all’uso di veicoli a basso impatto ambientale, creazione del Mobility manager d’area.

Sono questi i tratti salienti dello studio su “progetti di mobilità sostenibile nelle aree  industriali”, presentato oggi all’ASI nell‘ambito di un convegno su Mobilità e Sviluppo.

Ai lavori, unitamente ai vertici consortili, hanno preso parte il presidente dell’Acms, Nicolò Cuscunà, del CTP, Claudio Cicatiello, il vicepresidente del’Unione Industriali di Caserta, Alessandro Falcolini, il presidente di Confservizi Campania, Alfredo Mazzei, il vicesindaco di Marcianise, Giuseppe Riccio, e l’assessore provinciale alla mobilità, Antonio Reccia.

I lavori sono stati presieduti dal Vice presidente dell’ASI, Enzo Natale, che ha posto l’accento sulla centralità della questione mobilità nell’ambito dei progetti di riqualificazione delle aree industriali, un tema su cui il Consorzio sta producendo il massimo sforzo.

L’argomento è stato ripreso e sviluppato nell’intervento introduttivo del Presidente Corrado Cipullo che ha ricordato l’impegno dell’Asi sul versante delle infrastrutture per la mobilità: 30 miliardi d’investimento per i lavori di interconnessione,  già avviati, nell’area di Marcianise e che si andranno a sommare a quelli in corso nell’area interportuale.

“Ma al potenziamento infrastrutturale- ha sottolineato il presidente Cipullo- deve corrispondere una razionalizzazione dei flussi di traffico e la realizzazione di sistemi di mobilità sostenibile nelle aree industriali che salvaguardino dal congestionamento,  riducano i costi per lavoratori e imprese e abbassino i livelli d’inquinamento.”

E questi sono stati gli obiettivi di fondo dello studio realizzato dal CTP, su incarico dell’ASI, ad opera delle dottoresse Angela Ciaramella, Nadia Chirichella e Anna Vitale.

Dal progetto emergono indicazioni interessanti sulla potenziale domanda di nuovi servizi per la mobilità.

Nella sola area di Marcianise sud, l’ambito a cui fa riferimento il progetto, il 93.5% dei lavoratori si reca in azienda utilizzando il mezzo privato e di questi ben il 73.4% viaggia da solo.

Allo stato solo il 4.1% utilizza il trasporto collettivo, mentre l’83.4% si è detto disponibile a utilizzarlo.

Sugli strumenti possibili, il reperimento delle risorse e le possibili sinergie si è sviluppato il successivo dibattito.

Il Vicesindaco di Marcianise, il Comune su cui si scarica gran parte dei disagi del “traffico” industriale ha sollecitato la rapida definizione di un piano integrato.

“Nei giorni scorsi- ha evidenziato Riccio- la Provincia ha affidato l’incarico per il riordino del sistema di trasporti su gomma. Sarebbe opportuno, in quest’ambito, la costituzione di un tavolo tecnico con la partecipazione anche di Asi e Comune di Marcianise, ma anche il coinvolgimento di Acms e management industriale, per creare quelle sinergie territoriali che sono alla base delle direttive del decreto Ronchi sulla mobilità”.

La necessità di sinergie è stata richiamata anche dal rappresentante di Unione Industriali, che ha riproposto il tema dei condomini industriali come ambiti ottimali per dare risposte efficaci e moderne alla domanda di servizi che viene dalle imprese.

“Immaginiamo cosa potrà diventare l’area di Marcianise con la prossima apertura dei nuovi insediamenti, OroMare, Polo della Qualità, Outlet. L’esigenza di progetti sostenibili per quest’area credo costituiscano una priorità”.

Il presidente di Confservisi ha espresso grande apprezzamento per l’iniziativa dell’Asi che “dimostra come  sia possibile scuotersi dal torpore che sembra avvolgere a volte parte della nostra classe dirigente. Dimostra che è possibile anche qui puntare alla realizzazione di progetti ambiziosi e importanti per il futuro della nostra economia e delle nostre comunità e che devono poter contare sulla collaborazione attiva della Regione”.

Ma anche- come ha sottolineato il presidente del Ctp, Cicatiello, su sinergie sempre più estese:

“Lo sviluppo delle are urbane e di quelle industriali  impone un dimensionamento diverso delle aziende oggi insufficiente e che può essere raggiunto sommando le risorse disponibili e con politiche adeguate da parte degli enti locali. Se ci fossero più chilometri di corsie preferenziali tali da consentirci riduzioni drastiche dei tempi di percorrenza, i cittadini sarebbero ben lieti di lasciare a casa la loro vettura. Ma questo purtroppo ancora non accade”.

Un orizzonte di collaborazione e di ottimizzazione delle risorse è stato sollecitato dallo stesso Presidente dell’ACMS Nicolò Cuscunà, che  ha, però, fatto notare la “contraddizione evidente e stridente tra un contesto come quello della provincia di Caserta ad elevata esigenza di servizi di trasporto e lo stato comatoso in cui viene tenuta l’azienda trasporti casertana. Un problema che mi auguro possa trovare una soluzione definiva nell’interesse di questo territorio”.

Le conclusioni sono state tratte dall’assessore alla mobilità della Provincia di Caserta, Antonio Reccia, che ha ricordato la rivoluzione nel sistema della Mobilità campana posta in essere dalla programmazione regionale.

“La Campania- ha sostenuto Reccia.- è divenuta esempio in Europa per i progetti  che si avvia a realizzare e Caserta, in questi, ha  un ruolo importante. Ma ciò non toglie nulla alla necessità di avviare autonomamente nuovi strumenti di programmazione ed in questa direzione la provincia sta già muovendo passi significativi. Chi ha avuto modo di ascoltare le dichiarazioni programmatiche del Presidente De Franciscis ha potuto verificare come la parte più articolata sia stata proprio quella dedicata al sistema della mobilità.”

Reccia ha,infine, convenuto sulla centralità  e strategicità delle questioni connesse ai trasporti e sulla esigenza di attivare nuove sinergie nell’ambito del bacino Napoli-Caserta.

“L’obiettivo più importante, oggi- ha concluso l’Assessore provinciale- è quello di attivare tutte le risorse e le azioni  necessarie al rilancio dell’Acms. Dobbiamo puntare, partendo dalle preesistenze, alla costruzione di una grande azienda al servizio dello sviluppo di questo territorio.”

Al termine dei lavori è stato affidato alla Direttrice dell’Asi, dott.ssa Teresa Maria Coletta, il compito di definire e coordinare un calendario di incontri e di approfondimenti per  valutare i termini di pratica attuazione del progetto.

 

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