GASSIFICATORE A MARCIANISE

La notizia appresa dagli organi di stampa circa la volontà politica della Provincia di Caserta volta a realizzare un gassificatore a Marcianise, a ridosso dell’area ASI più importante della Regione Campania, mi lascia molto sorpreso, non tanto per la preoccupazione di individuare misure atte alla risoluzione del ciclo dei rifiuti nella nostra Provincia, ma per come si pensa di ovviare al problema.

Sul piano strategico, se dieci anni or sono la costruzione di impianti a trattamento termico dei rifiuti era vista, qui come altrove, come una risposta sostenibile al problema rifiuti, oggi sappiamo che non è così. Non a caso la nuova direttiva europea, recepita in extremis dal nostro governo il 18 novembre scorso, fa del riciclo e della riduzione la chiave di volta di tutto il comparto. E’ venuto dunque il momento di ridiscutere il modello per cui tanti si sono battuti, riconoscendo il valore della loro battaglia, ma anche il dovere che abbiamo di elaborare strategie e interventi all’altezza della situazione, a fine 2010.

In qualità di Presidente dell’ASI, condividendo le preoccupazioni di non far ricadere la nostra Provincia in una nuova crisi dei rifiuti, mi permetto di suggerire agli organi politici provinciali e regionali di puntare su impianti che prevedano il recupero di materia piuttosto che il recupero di energia.

La realizzazione di un impianto di trattamento meccanico manuale della frazione secca (tipo centro riciclo Vedelago) costerebbe meno del 15 % del costo di realizzazione di un gassificatore e consentirebbe un’occupazione dieci volte maggiore.

Ovviamente, accanto agli impianti di trattamento meccanico manuale, andrebbero realizzati impianti di trattamento biologico della frazione umida nonché implementata una capillare raccolta differenziata porta a porta in tutti i comuni della Provincia ed una politica di riduzione dei rifiuti.

Combustione zero e riciclo totale questa potrebbe essere la vera scommessa culturale ed economica della Nostra Provincia e su questa base l’ASI sarebbe disponibile a mettere a disposizione le proprie aree per la localizzazione degli impianti, certamente in accordo con le popolazioni dei comuni interessati.

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